NOSTALGIA DEL TOTALMENTE ALTRO
Il titolo della serie è “Nostalgia del totalmente altro”, e riprende quello di un libro-intervista di Max Horkheimer. Piccoli disegni a china sono stati ingranditi, dipinti e riportati sulle prime pagine di quotidiani, stampati digitalmente su carta, e infine montati su pannelli di alluminio.
Il mondo del quotidiano, anche nei suoi eventi più eclatanti o drammatici, è allontanato, quasi negato da un gesto, da una mano di bianco su cui disegnare un mondo sognato di isole e di dei che vivono nella libertà della forma e del colore.
Nasce così la possibilità di un gioco, a volte crudelmente ironico, di sovrapposizioni, cancellature e trasparenze. Qua e là, in modo apparentemente casuale, emergono un viso o una parola, spesso carichi di drammaticità, come un grido lontano, che cerca di farsi ascoltare ancora, mentre una musica nuova va occupando l’intero spazio sonoro.